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Gioiello classico e contemporaneo, a Palazzo dell'Artigianato il meglio dell'Italia

45a Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese, l'analisi del presidente Gianfranco Marsibilio

 

Il presidente dell'Emaaa: "Esposizioni e concorsi per valorizzare anche in futuro maestri e nuovi talenti, questo il mandato istituzionale dell'Ente"

di Francesco Blasi - Ufficio Stampa Emaaa

 

 

Va in archivio la 45a Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese, edizione che ha celebrato l'arte orafa classica attraverso il confronto con l'evoluzione contemporanea della disciplina che con Nicola da Guardiagrele entrò nel Rinascimento italiano e europeo. Un archivio ricco di cartelle su cui spicca quella, corposa, dell'oreficeria che ha celebrato il XVI Concorso biennale nazionale sul tema della collana con pendagli benaugurali, un tema caro ai maestri del passato e del presente, abruzzesi e italiani. Erano in sedici tra i migliori orafi della penisola a concorrere, con il primo premio andato all'abruzzese Simone Paolo Tatasciore di Bucchianico, nel Chietino. Tra i 47 allievi degli istituti d'arte e licei artistici ha primeggiato Dalila Cannone del "Federico II Stupor Mundi" di Corato in provincia di Bari. Chi vuole sapere tutto sui due concorsi e i partecipanti può concultare elenchi e classifiche partendo dalla homepage del sito dell'Ente, www.artigianatoabruzzese.com.


A fare da contraltare al concorso biennale c'erano le due sale espositive targate Agc (Associazione del gioiello contemporaneo) di Bologna e Lao-Le arti orafe di Firenze, istituzioni di punta nazionali attive nella divulgazione e nell'insegnamento dell'arte del gioiello. «Da contraltare in senso stretto direi proprio di no», osserva Gianfranco Marsibilio, presidente della Mostra, «piuttosto si è trattato di quel confronto diretto che attendevamo da tempo di allestire in forma così esaustiva, per mostrare appunto come tra il gioiello cosiddetto "classico" e quello contemporaneo può intercorrere al più una distanza temporale, mentre sul piano degli stili si può parlare a seconda dei casi di evoluzione verso le nuove frontiere della lavorazione dei metalli e delle pietre preziose o di ritorni più o meno espliciti agli stilemi passati nella classicità della disciplina; e di tutte le combinazioni che possono esserci nel mezzo sulla spinta delle tendenze artistiche dei vari periodi che si sono succeduti in un intreccio talvolta inestricabile, fatto di sovrapposizioni di indirizzi diversi, recuperi della tradizione e anche vere e proprie rotture. E' infatti questa la zona», argomenta il presidente, «che su ogni confronto del genere costruisce una trama avvincente, esattamente quella visibile agli occhi delle migliaia di visitatori che lo scorso agosto hanno affollato le nostre sale».


A un lustro dal cinquantennale della Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese, lo stesso Ente fondato da Rocco Di Giuseppe disegna un percorso fatto di notevoli salti in avanti, periodi interlocutorii e speranze su un futuro che dovrebbe essere nel segno di una Fondazione Mostra ancora da istitituire. «E' la speranza oggi a prevalere», annota Marsibilio, «alimentata dall'ennesima Mostra agostana riuscita nonostante un budget lontano dagli standard raggiunti in un passato pur recente e sempre nell'attesa di un cambio di assetto dell'Ente che dovrà venire dalle istituzioni a partire dalla Regione in base alla Legge regionale 56 del 2001 che con l'acquisto della sede, Palazzo dell'Artigianato, stabiliva compiti e configurazione economica nell'ambito del Centro di eccellenza dell'artigianato abruzzese. Che in quella forma è però rimasto sulla carta, mentre nella realtà abbiamo provveduto noi del consiglio di amministrazione insieme ai nostri volontari in servizio permanente a creare di fatto, con risultati visibili a tutti. Ecco, bisogna prendere atto del livello a cui è approdata la Mostra, intesa come sede di attività che si susseguono nell'arco dell'intero anno solare, e da lì partire per dare un futuro stabile a un'istituzione che si è affermata nel panorama nazionale con un valore aggiunto per l'Abruzzo, facendo leva su risorse e creatività in gran parte frutto dell'Ente e dei suoi partner».


Finanziamenti ridotti rispetto ai primi anni del decennio, quando la Regione deliberò la provvista di 100mila euro per la Mostra. Eppure l'ennesimo successo. Come si spiega? «E' una questione di punti di vista», spiega il presidente, «e siamo convinti di aver adottato quello giusto. Mi spiego meglio e dico che i finanziamenti adeguati e per giunta stabili sono vitali, ma noi abbiamo lavorato sull'aspetto che comunque sarebbe rimasto il più qualificante, oltre che il primo in ordine di priorità, per cui l'Ente stesso è nato per attraversare i decenni: la promozione degli artigiani-artisti, delle loro botteghe e lo stimolo costante verso le nuove leve dell'artigianato artistico, le ragazze e i ragazzi che si formano nei licei artistici per trovare sperabilmente uno sbocco professionale nei settori per i quali hanno scelto di formarsi. Il Concorso biennale nazionale di Arte Orafa è sotto questa angolazione un esempio e una realtà in ebollizione, alla quale contribuiamo con la visibilità data tanto ai talenti consolidati quanto a quelli in erba. Dal ferro battuto alla ceramica, alla scultura della pietra e del legno al ricamo tradizionale, c'è tutto un universo che va sostenuto perché in termini di fatturato non si spenga lentamente. Ci sono elementi di crisi, come è noto, ma anche opportunità da sfruttare a pieno, come l'ingresso nel commercio elettronico globalizzato. Crisi e opportunità sono i due termini della questione alla quale stiamo lavorando».  

Nostalgia d'altri tempi al 28° Concorso "Modesto Della Porta"

Vince il certame poetico l'aquilano Evandro Ricci. Il presidente Marsibilio: "Evento maturo per passare nelle mani dell'istituzione comunale"

di Francesco Blasi - Ufficio Stampa Emaaa

 

L'Abruzzo di altri tempi tra vita nei campi, lavoro in bottega e vicende familiari. Con uno sguardo ora ironico, ora amaro puntato su consuetudini quotidiane e costumi sociali che il presente ha relegato in una tradizione tuttora viva. La riscoperta si deve all'opera collettiva dei poeti partecipanti alla 28a edizione del Concorso di Poesia dialettale intitolato a Modesto Della Porta, il cantore guardiese dell'abruzzesità vissuto tra fine Ottocento e prima metà del secolo scorso.
Concorso celebrato nell'ambito della 45a Mostra in chiave di evento collaterale, ma con una sua identità ristabilita dopo il riuscito recupero della manifestazione su iniziativa dell'Emaaa.
Nella sezione principale primo premio alla poesia "Metitòre d'atre timpe" composta da Evandro Ricci di Secinaro (L'Aquila). "Poesia", si legge nel verbale della giuria, che "ha raffigurato in maniera idilliaca e senza facili nostalgie, un momento della vita agreste, non solo nel suo aspetto sereno e gioioso, ma anche in quello più realistico. Dai versi traspare l'amore per un nobile mestiere, l'attaccamento ai semplici valori della vita".
Seconda classificata è Maria Antonietta Tinari, di Guardiagrele, con "Lu funtaniere". Terzo posto per Vinia Mantinidi di Ortona con "L'uréfece".
Nella sezione B il primo premio è andato a Evandro Gay di Sulmona, autore di "Ai tiempe de ji segnure". Motivazione: "In questa poesia l'autore", si legge sempre nel verbale, "esprime una gentile comicità, senza cadere nel volgare, prendendo di mira le consuetudini familiari che vedono la donna sempre predominante rispetto al proprio marito".
La serata della premiazione si è tenuta al cinema Garden il 20 agosto, dopo la chiusura ufficiale della Mostra 2015. La giuria era composta da Massimo Pasqualone, Valerio Baldassarre, Fabio Di Cocco, Daniela D'Alimonte e Gabriele Vitacolonna, direttore artistico dell'Emaaa.
«Ora che il Concorso è stato rilanciato, un'operazione che abbiamo voluto fortemente puntando sul ruolo trainante che l'esposizione di agosto avrebbe avuto su questo pezzo fondamentale della tradizione guardiese», spiega il presidente della Mostra, Gianfranco Marsibilio, «pensiamo sia giunto il momento di passare il testimone all'istituzione comunale, che potrà capitalizzare su un evento recuperato a pieno e divenuto maturo per rappresentare un movimento, quello della poesia dialettale abruzzese, che come l'artigianato artistico rischiava di tramontare per sempre».

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(Nella foto: la premiazione del 28° Concorso "Modesto Della Porta" al cinema Garden, lo scorso 20 agosto)

Cerimonia di Chiusura

Salone Concorsi

16° Concorso Orafo "Nicola da Guardiagrele"

 

1° Premio - Gioiello Beneaugurale

 

Simone Paolo Tatasciore - Bucchianico (Ch)

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