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Alla Barcolana entusiasmo per i capolavori dell'Ente Mostra

Trieste, un'esperienza che arricchisce l'attività di promozione dell'artigianato-arte regionale.

 

Al ritorno dal capoluogo giuliano l'assessore regionale Donato Di Matteo assicura: "All'Emaaa, patrimonio dell'intero Abruzzo, la Regione darà finalmente la stabilità finanziaria"

 

di Francesco Blasi - Ufficio Stampa Emaaa

 

 

«L'artigianato artistico abruzzese non è solo un settore di cui dobbiamo andare orgogliosi, ma va visto anche come strumento in grado di concorrere all'incremento del Pil regionale». Lo dice Donato Di Matteo a proposito della partecipazione dell'Emaaa alla Barcolana, la grande manifestazione triestina in cui ha coordinato la presenza dell'Abruzzo dal 7 all'11 ottobre scorsi. L'assessore regionale a Urbanistica e Lavori pubblici, con delega fra l'altro alle Tradizioni locali e ai Progetti speciali e territoriali, rilancia sulle prospettive dell'ente regionale con sede a Palazzo dell'Artigianato. Nel capoluogo giuliano hanno brillato in vetrina i capolavori di quasi mezzo secolo di Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese, parte del patrimonio acquisito edizione dopo edizione di concorsi biennali a tema o dedicati all'oreficeria.

 

«All'Emaaa dobbiamo innanzitutto restituire», argomenta Di Matteo, «una stabilità finanziaria per consentire una programmazione ben scandita delle sue attività. Per questo mi sono fatto promotore, insieme all'assessore al Bilancio Silvio Paolucci e al collega delle Attività produttive e Artigianato, Giovanni Lolli, di un progetto di finanziamento a favore del nostro ente regionale che custodisce e promuove i valori dell'artigianato artistico».

 

Altrettanto esplicito è l'assessore sull'altro nodo fondamentale per il futuro dell'Emaaa, la trasformazione da associazione in società mista pubblico-privata o fondazione, la prima delineata già nella legge regionale 56 del 2001 con cui la Regione acquistava la sede attuale dell'ente per dare una sede stabile alla Mostra istituendo nel contempo il Centro Regionale d'Eccellenza dell'Artigianato. «Sulla scelta tra le possibili formule non è ancora opportuno pronunciarsi, ma si tratta di un dettaglio data la forte analogia tra i due assetti», spiega, «ma è ora fondamentale strutturare contenuti, modalità di azione e obiettivi di quello che sarà il nuovo Ente Mostra, che necessiterà infatti tanto del sostegno dell'istituzione pubblica quanto della partecipazione aperta a privati illuminati. Tali in quanto», riprende Di Matteo, «non pongono come priorità il profitto in assoluto, ma altre e più importanti urgenze come l'internazionalizzazione dell'artigianato artistico abruzzese e una vicinanza costante ai nostri artigiani creativi nel loro sforzo di esplorare nuovi mercati anche con mezzi di promozione all'avanguardia in tema di comunicazione e tecnologie».

 

Di Matteo ritorna poi all'uscita abruzzese alla Barcolana 2015. «Ciò che si percepisce attualmente, e a Trieste vi è stata l'ennesima conferma, «è un interesse forte verso tutto quanto evoca l'Abruzzo: l'oreficeria, la ceramica, il ferro battuto, la scultura della pietra e i merletti al tombolo hanno entusiasmato i visitatori per il felice connubio, una costante ormai del nostro artigianato-arte, tra legame forte con la tradizione delle radici e capacità di innovare su quella base tanto gli stili quanto i temi delle opere create in bottega».

 

Gianfranco Marsibilio conferma con numeri e impressioni il successo dell'artigianato artistico d'Abruzzo alla Barcolana 2015. «Basti sapere», osserva il presidente dell'Emaaa, «che alla manifestazione sono andati a ruba ben sei quintali di materiale promozionale tra brochure della Regione, dell'Ente Mostra e del Gal "Maiella Verde". Al Ponte Rosso, sul canale verso la Barcolana», racconta il presidente, «si sono esibiti in stand appositamente attrezzati i nostri maestri Luigi D'Alimonte, scultore di pietra bianca della Maiella, il ceramista Giuseppe Liberati al tornio e l'artista del ferro battuto Filippo Scioli. Se la curiosità della gente per queste preziose e rare performance pubbliche dice qualcosa», annota il presidente, «si può affermare con tranquillità che l'artigianato-arte abruzzese ha davanti a sè nuovi e proficui exploit, a patto che noi e le istituzioni che hanno il compito di sostenerci siamo pienamente consapevoli che l'artigiano ha bisogno dell'Ente Mostra perché sia possibile un'opera di valorizzazione e promozione di livello professionale e di respiro internazionale: l'unico capolavoro che l'artigiano-artista non è in grado di realizzare, perché dedito per tutto il tempo a creare cose nuove e perfezionare stili e tecniche. Spero che la bora triestina sia stato auspicio, per loro, di quel vento in poppa di cui hanno tanto bisogno per poter finalmente decollare».

 

Il presidente parla poi della Barcolana 2015 come «un'occasione, speriamo la prima di una lunga serie, che ha visto cooperare insieme la Regione, il Comune e l'Ente Mostra. Ringrazio Donato Di Matteo, il vice sindaco Gianluca Primavera, l'assessore Piergiorgio Della Pelle e il nostro Gaetano Rullo, gentile e disponibile anche in questa occasione. Ma anche il sindaco Simone Dal Pozzo, sempre vicino alla Mostra, e il presidente dell'Associazione Abruzzesi di Trieste, Gianfranco Bellante, che insieme al presidente della Regione Friuli e all'assessore regionale friulano alle Attività Produttive ha reso piacevole la nostra partecipazione alla Barcolana, dove i profumi e i sapori dell'enogastronomia abruzzese hanno racchiuso in poco spazio un'intera regione».

Museo permanente, si apre a fine settembre

 

La storia della Mostra con l'esposizione dei premi-acquisto. Sale dedicate alla Bottega Ranieri di Guardiagrele e alla collezione delle opere del ceramista pretorese Giovanni D'Angelo

di Francesco Blasi - Ufficio Stampa Emaaa

 

A meno di un mese e mezzo dalla chiusura della 45a Mostra riapre il Museo permanente dell'Artigianato Artistico abruzzese. Inaugurazione prevista a fine mese e apertura al mattino e al pomeriggio fino alla serata, l'allestimento a Palazzo dell'Artigianato è un'occasione unica per scoprire la storia dell'Ente in oltre quattro decenni che hanno visto l'acquisizione al patrimonio della Mostra dei capolavori vincitori dei concorsi tenuti a rotazione nell'ambito dell'esposizione.
Per chi non avesse fatto in tempo lo scorso agosto, in vetrina ci sarà la collana con pendagli benaugurali del maestro orafo Simone Paolo Tatasciore di Bucchianico, vincitore del XVI Concorso biennale nazionale. Un esempio di maestria abruzzese nell'arte del gioiello, dalla progettazione all'esecuzione della filigrana, che ha primeggiato tra le proposte di sedici maestri provenienti dall'intera penisola, dal Piemonte alla Calabria.
Un suggestivo viaggio nella tradizione abruzzese lo garantiscono le sale a tema del Museo permanente 2015-2016. Tornano le rassegne sulla Bottega Ranieri di Guardiagrele e la collezione di ceramiche del maestro pretorese Giovanni D'Angelo. La Bottega Ranieri, fino al secolo scorso fucina del ferro battuto che ha mantenuto ai livelli più alti la tradizione dell'arte fabbrile guardiese, presenta opere simbolo del retaggio in auge nella "Città di pietra" fin dall'introduzione del ferro battuto nell'Alto Medioevo. Le ceramiche di D'Angelo, donate qualche anno fa da privati alla Mostra, disegnano l'evoluzione dell'arte ceramistica sbocciata intorno alla metà dell'Ottocento nella vicina Rapino.

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(Nelle foto: i protagonisti della delegazione dell'Emaaa alla Barcolana; uno scorcio dell'esposizione; i maestri Scioli, Liberati e D'Alimonte, al lavoro)

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