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Il 2015 anno del Concorso nazionale di arte orafa

Sul tema "Collana pettorale portafortuna con pendagli benaugurali"

 

In esposizione anche i goielli creati dai maestri dell'Associazione Gioiello Contemporaneo (Agc) fondata a Trieste

di Francesco Blasi - Ufficio Stampa Emaaa

 

Nel 2015 cade il XVI Concorso biennale nazionale di arte orafa intitolato a Nicola da Guardiagrele. Il tema dell'edizione è "Collana pettorale portafortuna con pendenti benaugurali", tra i capisaldi della tradizione orafa abruzzese e italiana. Come si legge dal programma ufficiale stilato dall'Ente Mostra, il Concorso è "riservato ai Maestri orafi ed agli studenti dei Licei Artistici  e Scuole di Oreficeria. Il concorso ha lo scopo di promuovere e valorizzare l'arte orafa in tutto il territorio regionale-nazionale e  creare un connubio tra tradizione e di innovazione per giungere alla costruzione di una rete sinergica che valorizzi l'arte, le produzioni e allarghi gli orizzonti ed i mercati. Puntando sull'apporto dei Licei d'Arte Statali e Privati, il concorso di Arte Orafa ha anche lo scopo di promuovere e formare i giovani artigiani, favorendo così un ricambio generazionale, attraverso l'assegnazione di borse lavoro/stage".

 

Sono sedici i maestri e le botteghe orafe italiane, in rappresentanza di nove regioni dal Piemonte alla Calabria, a sfidarsi con le armi della creatività artistica. Sono invece 47 gli allievi di Liceo artistico a partecipare nella sezione loro dedicata. I licei rappresentati sono dieci, tra i quali Ancona, Forlì, Parabita nel Leccese e Corato in provincia di Bari. Presenti per l'Abruzzo il Grue di Castelli, il Palizzi di Lanciano, il Pantini-Pudente di Vasto, il Nicola da Guardiagrele di Chieti, il Dei Fiori di Penne, il Bellisario di Avezzano.

«Nell'obiettivo della tutela e promozione dell'artgianato artistico abruzzese, in generale e non limitatamente all'oreficeria», spiega Gabriele Vitacolonna, direttore artistico dell'Emaaa, «rientrano anche il design e l'evoluzione contemporanea di ciascuna disciplina. Non si tratta, come a prima vista potrebbe sembrare», spiega Vitacolonna, «di visioni antitetiche e inconciliabili, poiché è convenzione accettata che temi e stilemi contemporanei sono frutto di una maturazione di lungo periodo dell'elaborazione classica, a sua volta variabile e quindi dottoposta a evoluzione prima di essere codificata come tale negli studi che ne hanno tracciato la storia, appunto, attraverso i loro mutamenti».

Per registrare lo stato dell'arte del gioiello contemporaneo, la 45a Mostra offre un'esposizione dedicata. Si tratta, leggiamo nel programma ufficiale dell'Ente, dell'allestimento di un settore curato in collaborazione con l'Agc (Associazione Gioiello Contemporaneo) fondata a Triste, "per creare una sinergia tra due realtà (Agc e Mostra dell'artigianato artistico Abruzzese) ben consolidate, così da poter fornire al fruitore finale una sensibilizzazione e educazione al gusto e alla cultura del gioiello inteso come monile unico e prezioso, in grado di suscitare intense emozioni".

Nella sezione dedicata alle pagine di storia dell'artigianato abruzzese, quest'anno si darà spazio anche alla pregevole arte del Maestro Ceramista Rocco Gabriele di Guardiagrele e della sua bottega. Durante la sua attività, Gabriele ha collaborato con la famiglia di Basilio Cascella per i lavori di grande formato.

 

 

Da Firenze l'eccellenza nel gioiello contemporaneo, firmato Le Arti Orafe

In vetrina alla 45a Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese

 

La prestigiosa scuola privata fondata trent'anni fa da Giò Carbone espone una selezione di lavori realizzati da allievi provenienti dai cinque continenti

di Francesco Blasi - Ufficio Stampa Emaaa

 

Un matrimonio dalle alchimie indovinate tra due partner che condividono il medesimo obiettivo della promozione dei giovani talenti nell'arte dell'oreficeria. E' così che la 45a Mostra dell'Artigianato Artistico Abruzzese , in programma dall'1 al 20 agosto prossimo a Palazzo dell'Artigianato di Guardiagrele in provincia di Chieti, rende omaggio a Lao-Le Arti Orafe, la scuola privata dedicata allo studio della gioielleria contemporanea, fondata nel 1985 da Giò Carbone.

La "Contemporary Jewellery School Academy" con sede in Firenze presenta con orgoglio oltre sessanta lavori realizzati da 26 allievi dei corsi di primo, secondo e terzo anno di oreficeria. E' un saggio dell'eccellenza che da sempre è di casa in un atelier creativo come quello fiorentino che forma orafi con un solido background, dalla conoscenza della tradizione classica alla progettazione e realizzazione in laboratorio, vero fulcro di un iter formativo che privilegia l'apprendimento fondato sull'acquisizione di solide competenze tecniche e professionali, unite alla ricerca artistica e al design.

La scuola eredita lo spirito rinascimentale toscano, ma la grande lezione del passato è rilanciata e i docenti tengono conto dei cambiamenti dei costumi, delle mutate condizioni storiche e sociali, delle esigenze degli studenti provenienti da ogni angolo della terra.

«Il prestigio della nota scuola fiorentina ha avuto un ruolo fondamentale nell'avvio di questo rapporto con Lao che, siamo certi, è appena all'inizio», commenta il presidente dell'Ente Mostra abruzzese Gianfranco Marsibilio, «ma l'aspetto più interessante è il pronunciato accento che viene posto sull'istruzione pratica, con un massiccio ricorso al laboratorio e l'uso di strumentazione all'avanguardia nella professione orafa. Tutto questo», annota Marsibilio, «in una fase che vede la scuola pubblica incontrare difficoltà via via maggiori con l'incedere della crisi. E' grazie anche a questa completa articolazione tra teoria e pratica che Le Arti Orafe riescono a gestire il necessario mix tra conoscenza della tradizione e nuove frontiere del gioiello contemporaneo, compreso il design che ha rappresentato, e tuttora rappresenta, uno sviluppo cruciale dell'artigianato-arte dei nostri giorni». 

 

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